l’amore è cieco (e a volte pure senza parole)

che faccio,parto col gossip?
vi racconto una barzelletta?
mi lamento della pesantezza della vita?
parto col gossip,dai.
ho passato gli ultimi 6 mesi a costruire un rapporto su fondamenta che non mi apprtenevano,che tradotto significa che avevo una relazione con qualcuno che ufficialmente stava con un’altra e ci stava da una quantità di tempo tale da doppiare qualsiasi mio rapporto,anche sommati tra loro.
è un classico lo so e l’amante non becca mai niente e si finisce esattamente come sono finita io e blablabla,potrei dire che questa volta era diverso,che lui era sincero,che mi amava davvero ma come questa storia ce ne sono e ce ne saranno miliardi tutte spaventosamente uguali.
quanto siamo prevedibili e ripetitivi noi esseri umani.
vi risparmio i dettagli,i passaggi che mi hanno prosciugato l’anima e la voglia di vivere,le situazioni che mi spingeranno a riconsiderare come utile un consulto psicologico per gestire le mie scelte perennemente votate al suicidio emozionale e arrivo subito al dunque,all’ora e qui; avendo appurato che intorno a me capitavano cose bellissime ma che capitavano appunto a tutti tranne che a me,ho seguito il consiglio di un’amica per scacciare la noia e mi sono data soprattutto per farmi due risate all’online dating.
quello che non ci trovate signori miei.
fortunatamente mi sono iscritta su un sito costruito in modo tale da fare selezione naturale dei soggetti meno fantasiosi e più bavosi dando a noi fanciulle,perennemente perseguitate dai viscidoni da una botta e via,la possibilità di capire in tempo zero le intenzioni del tale situato dall’altra parte della conversazione senza gettare all’aria preziosi momenti di vita che avremmo potuto impiegare per cambiare lo smalto o spazzolare il gatto.
per ora sono a quota 2 incontri,uno è andato bene ma la cosa sembra morta lì,l’altro è andato bene,la cosa non è morta lì ma,oh dannato karma che mi perseguiti,è in una situazione fotocopia di quella che mi ha spinto a iscrivermi nel solo luogo in cui nel 2013 si possono conoscere le persone (avete notato anche voi quanto sia difficile fare amicizia,incontrarsi,avere nuovi rapporti umani?è frustrante tutto ciò) quindi la cosa è destinata a perire perchè va bene essere fesse ma andarsele pure a cercare quello no eh.
ora però volevo analizzare nello specifico un esemplare che mi sta dando parecchi grattacapi (non menziono le brave persone con le quali è nato un bel rapporto di amicizia e piacevole compagnia ma ci sono ed è sempre un grosso piacere sapere che non viviamo in un mondo di soli imbecilli) c’è questo tizio che mi scrive qualcosa come 12 mila volte al giorno ma che in ogni messaggio non supera mai le 5 parole,lo chiamo ‘stalker monosillabico’,costui è una vera persecuzione e se appena provi a spingere l’argomento verso temi di un certo spessore per cavargli fuori qualcosa che vada oltre le 2 righe lui se ne esce con un semplice,inquietante,irritante “boh”; gli ho fatto un pippozzo sui rapporti,sulle persone,sul bene,sul male,sul destino,sulle domande universali e lui mi ha risposto:”boh”,non riuscivo a credere ai miei occhi.
io ancora non riesco ad abituarmi alla stranezza di certe menti e soprattutto non riesco a capire perchè certe menti capitino sempre a me.

chi non muore…

non scrivo da Luglio?Agosto?sono troppo pigra per andare a vedere e poi fondamentalmente chissenefrega.
è successo un po’ di tutto e ho lasciato fare la muffa a questo blog che da quando è qui,diciamoci la verità,non ho più sentito tanto mio,solo che non sono al lavoro per un virus che pare stia decimando la popolazione di questo paese e mi annoio e mi sono sentita improvvisamente in colpa per aver permesso che questo spazio diventasse solo l’ennesima cosa lasciata incompiuta nella mia esistenza fatta solo di cose lasciate incompiute.
Gesù,che rientro deprimente.
ho scritto però in questi mesi.
ho scritto altrove.
che figo vedere le tue elucubrazioni musicali su carta stampata e sapere che qualcuno le apprezza e quando ti ritrovi i ‘tuoi’ lettori in coda alla cassa prima di pagarti ti fanno i complimenti.
e insomma non so quanto durerà e se durerà ma per ora sono tornata a casa.

da quando la possibilità di andare in vacanza si è fatta concreta l’urgenza di arrivare alle ferie si è triplicata.
madreh sta facendo la valigia che lei Domenica parte e mi lascia da sola per quelli che saranno gli ultimi 20 giorni prima di un meritatissimo riposo estivo.
di estate non ne sto vedendo,lavoro praticamente ogni pomeriggio e non ho tempo per fare nulla quindi quando è uscita l’ipotesi di raggiungere il parentame in Sardegna non ci ho pensato su troppo.
dopo essermi autocassata una serie infinita di opzioni vacanziere acchiappare l’ultima chance per un po’ di mare era praticamente un obbligo morale.
conto già i giorni che mi separano dalla meta comprando costumi da bagno e inutili gingilli da spiaggia.

andava tutto troppo bene ma adesso va tutto molto male.
in effetti cominciavo a preoccuparmi.

sono di nuovo in quella fase che prevede un sacco di domande scoracojoni del tipo chi sono – cosa voglio – dove vado – come – quando – perchè ed è abbastanza stressante.
essere donna prevede in genere un 28 giorni tra uno sbattimento e l’altro,per me però le cose funzionano al contrario quindi ultimamente riesco a saltare fuori dalle crisi solo una settimana al mese,non fai in tempo a tirare fiato che taaac ti arriva tra capo e collo il solito vuoto cosmico che un po’ non ce la fai più.
e sei così abituata ormai che dovrebbe scivolarti tutto addosso e invece nisba,ci resti in mezzo ogni cazzo di volta come se fosse sempre la prima.
solo che questa volta proprio non te l’aspettavi.
e un po’ ti delude.

sto trasgredendo ad una delle mie regole fondamentali [sto seguendo ad cazzum tutte le regole che mi autoimpongo in realtà in questo periodo ma è un’altra storia] e cioè mai ascoltare la radio del lavoro da casa ma abbiamo fatto una dedica scema alla Denise che si sposa e blabla,già lo sapete,e volevo godermi i frutti della mia simpatia e compiacermi per il mio ingegno [sono previste anche autopacche sulle spalle e bestemmie varie perchè nessuno sembra in grado di apprezzare il mio fine umorismo]
anni fa mi hanno detto che sto facilmente sulle balle perchè ho sempre la risposta pronta,a me sta gente un po’ ha rovinato l’esistenza perchè mi ha reso un sacco insicura e mi fa partire già con la consapevolezza che se ho di fronte qualcuno di nuovo il tale in questione mi starà trovando insopportabile.
appurato che chi mi trovava antipatica lo faceva solo perchè era gente con la quale al massimo si poteva parlare di nulla cosmico ho ridimensionato il mio percepirmi.
mi sono sempre trovata brillante,so reggere conversazioni impegnate [millanto un casino in realtà ma fino a quando nessuno se ne accorge tutto fa brodo] sono regina nel cazzeggio,mi piace il calcio,mi piace bere e ho una sorta di predisposizione per le droghe leggere e talvolta pesanti,sono versatile,un po’ come il nero che va bene su tutto.
arriva però sempre il momento in cui poi ti fermi e ti chiedi il perchè comunque non basta mai,non basti mai.
arriva sempre il momento in cui ti chiedi perchè loro sì e tu no.
partendo sempre dal presupposto che la banalità è certamente più digeribile [dando per scontato ch’io non sia banale] un po’ ti viene del rodimento di culo perchè ad usare la testa solo per dividere le orecchie ti si aprono tutte le porte migliori.
e allora poi arriva anche quel momento in cui tutto intorno un po’ va in vacca e tu hai solo una gran voglia di startene seduta per terra a parlare di tutto e di niente,mangiarti un ghiacciolo al limone [non ho grosse pretese] e appoggiare la testa sulla spalla di chi nel bene e soprattutto nel male,tirate le somme,c’è sempre stato e sempre ci sarà.
sì,sto parlando di te.

una delle mie migliori amiche si sposa e io sono tanto felice per lei perchè,oltre al bene che chiaramente sento per delle persone tanto speciali,loro sono davvero le famose anime gemelle,quelle dei film,quelle dei libri,quelle che bene o male chi più chi meno ci aspettiamo di trovare anche solo per un frammento di vita.
l’ho accompagnata all’ultima prova del vestito oggi e l’emozione è stata tanta ed è bello condividere tanta felicità con una persona per la quale provo un affetto immenso.
personalmente sono [ero?] contrarissima al matrimonio e a tutte quelle cose lì,ho fatto alcune considerazione che vuoi o non vuoi a 27 anni è il caso di fare,soprattutto alla luce di certe scelte di vita fatte proprio a questo proposito,figli,responsabilità grosse,ecc non è roba che di fondo fa per me,non sono ancora brava a badare a me stessa figuriamoci se potrei mai essere capace di badare a qualcuno totalmente dipendente da me,però è anche vero che in questo periodo ritrovato un certo equilibrio emozionale non posso fare a meno di pensare che infondo non sarebbe poi così brutto poter condividere l’esistenza con qualcuno,portare il fardello in due invece che tenere tutto solo sul mio groppone.
ho sempre pensato di essere una persona molto difficile da gestire,ho crolli continui e sbalzi di umore insostenibili,ho continuo bisogno di conferme e scarsissimo autocontrollo,sono impulsiva e insicura e combino un sacco di idiozie delle quali mi pento istantaneamente senza mai però imparare la lezione,millanto continuamente grande capacità di adattamento e di senso di responsabilità ma la realtà è che scricchiolo un sacco e spesso rendo difficile il cammino al mio fianco.
ho sempre fretta,un sacco di fretta,vorrei tutto e subito o quanto meno lo vorrei come penso che dovrebbe essere,dò per scontate le cose come se fossero ovvie e semplici e come se non ci fosse mai bisogno di prendere un secondo le distanze per valutarle dal giusto punto di vista..non può essere sempre tutto bianco o nero ma c’è una scala di colori infinita nel mezzo.
ho combinato un sacco di casini nei rapporti con le persone e ancora faccio fatica a rendermi conto che nonostante tutto finisco sempre per rifare centinaia di migliaia di volte gli stessi stramaledetti errori quando invece basterebbe prendere un bel respiro e darmi una cazzo di calmata,prendere tutto come viene,smetterla una buona volta con le seghe mentale e analizzare fino allo stremo le situazioni spesso nate così,senza alcun significato.
un grande proposito di vita è imparare l’arte della pazienza e del mettermi nei panni altrui che se le cose non sono facili per me figuriamoci quanto possono essere complicate anche dall’altra parte.
mi sento bene oggi,sono rilassata e ho lavato via tutte quelle paranoie stupide che servono solo a perdere tempo.
come mi ha detto la Denise ieri sera durante il nostro ultimo Lunedì di chiacchiere e ghiacciolo “ho imparato che una cosa che non teniamo mai in considerazione è che di tempo ne abbiamo tanto e che se le cose devono arrivare prima o poi arrivano“..

dovrei scrivere solo di Lunedì perchè il Lunedì ho una paranoia addosso che qualche parola almeno ne salta fuori.
sarà la depressione post concerto [sono andata a vedere i Cure quindi è stata depressione anche durante il concerto][che è comunque stato qualcosa di meraviglioso ed è durato tantissimo e Robert Smith è in formissima] sarà che ho qualche sassolino nella scarpa che prima o poi mi farà scoppiare [sempre che io non esaurisca prima] sarà che qua vanno tutti in ferie e io invece le mie me le sono auto-sabotate perchè sono un’inguaribile rincoglionita e non volevo andare via per questioni indefinibili e indefinite e blabla..
sarà che alla fine gira che ti rigira non ne combino mai una giusta.

questo blog sta morendo e non è nemmeno tanto bello lasciarlo qua a marcire.
di cose da dire ne avrei solo che sono tutte complicate e al momento se mi metto a farci pippozzi mentali non se ne esce più.
sono quelle cose anche un po’ impensabili che quando però succedono ci metti del tempo a metabolizzarle.
fatto sta che se cominciassi ad essere sincera in primis con me stessa forse sarebbe meglio.
perchè parliamoci chiaro,ci sono dentro fino al collo e ora come ora non potrei essere più contenta di così.

la terra trema e non si ferma.
non dirò che mi fa paura perchè dalle mie parti c’è fin troppo allarmismo misto a manie di protagonismo e a tratti lo trovo poco rispettoso nei confronti di chi davvero queste notti le vive con il terrore e con il ricordo costante del rumore del proprio paese che viene giù.
qui a parte il letto che balla e ti sveglia sta facendo poco o nulla ma ogni volta che senti quel tremore lo sai che è perchè a pochi kilometri da qui qualcosa di grosso si è risvegliato e tormenta ancora e ancora gente sempre stata forte e con un cuore grande come il mare che però ora merita solo di poter ricominciare in pace.
lo hanno detto bene dopo la scossa di stasera,vengono giù i campanili ma loro sono ancora in piedi.
forza,forza,forza.